Non è né nuoto, né danza, né ginnastica artistica, ma un meraviglioso sport a sé: stiamo parlando del nuoto sincronizzato, o nuoto artistico, come è stato rinominato nel 2017 dalla FINA. La disciplina, uno spettacolo per chi la guarda e spesso una passione irrinunciabile per chi la pratica, sviluppa, al tempo stesso, abilità acquatiche, padronanza della tecnica in apnea, resistenza, forza, coordinazione, flessibilità e tantissima grazia.
SINCRO A COLLEGNO
Nella piscina Bendini di Collegno, in piazza Che Guevara, ci sono due gruppi di nuoto sincronizzato.
Il primo, di avviamento, è dedicato a bambine e bambini dagli 8 agli 11 anni e si ritrova il lunedì dalle 18,10 alle 19, il mercoledì dalle 17,30 alle 18,20 e il sabato dalle 14 alle 15,30.
Il secondo è invece la squadra agonistica, aperta a ragazze e ragazzi dagli 11 anni in su, che partecipano al Campionato Regionale Uisp e si allena il lunedì e il giovedì dalle 15,30 alle 16,40 e il sabato dalle 14 alle 15,30. Per loro, il lavoro in acqua prevede nuoto, esercizi di tecnica specifica e si aggiunge a venti minuti o mezzora di palestra, in cui ci si concentra su spaccate, esercizi per le remate con gli elastici e lavoro sui muscoli del core.
LE COMPETIZIONI
Nel nuoto sincronizzato esistono quattro tipi di gara: solo (singolo), duo e trio, squadra (composto da 4 a massimo 8 atlete) e combinato (composto da massimo 10 atlete, si tratta della combinazione di tutte le tipologie di balletti citate sopra, in esercizio libero). Tutte le competizioni prevedono un esercizio tecnico e un esercizio libero. Nel primo gli atleti devono realizzare una serie di elementi obbligatori, nel secondo hanno la possibilità di personalizzare la propria esibizione. Entrambi gli esercizi valgono il 50% del punteggio finale, salvo nei casi in cui si assegnano medaglie distinte.